Linee guida vaccinali WSAVA
Il presente articolo rappresenta una sintesi delle linee guida vaccinali delineate dal gruppo di studio della WSAVA (Vaccination Guidelines Group, VGG) che si è riunito per stilare dei protocolli che potessero essere applicabili a livello mondiale.
Queste linee guida non sono obbligatorie ma sono pensate per essere utilizzate dalle associazioni nazionali e dai singoli veterinari liberi professionisti per preparare dei programmi vaccinali adatti alla situazione locale. Tuttavia, il VGG raccomanda caldamente che, quando possibile, tutti i cani e tutti i gatti beneficino della vaccinazione poiché questa non protegge solo il singolo animale ma fornisce anche un’ottima “immunità di popolazione” che minimizza la possibilità di epidemie di malattie infettive.
Vaccini core e non-core
Il VGG ha definito vaccini core quelli che proteggono gli animali da malattie gravi e potenzialmente fatali che hanno una distribuzione mondiale.
Per il cane sono quelli che proteggono da:
– il virus del Cimurro (Canine Distemper Virus, CDV);
– l’Adenovirus canino (Canine Adenovirus, CAV);
– le varianti del Parvovirus canino di tipo 2 (Canine Parvovirus 2, CPV-2).
Per il gatto servono a immunizzare l’animale contro:
– il Parvovirus felino (Feline Parvovirus, FPV);
– il Calicivirus felino (Feline Calicivirus, FCV);
– l’Herpesvirus felino di tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1).
Nelle aree del mondo dove il virus della rabbia è endemico, la vaccinazione contro questo agente deve essere considerata core per entrambe le specie, anche se non richiesto dalla normativa vigente.
I vaccini non dovrebbero essere somministrati se non ce n’è bisogno. I vaccini core dovrebbero essere somministrati ogni 3 anni (e non più spesso) dopo il richiamo a 6 o 12 mesi di età a completamento della prima serie vaccinale di cuccioli e gattini, poiché la durata dell’immunità (Duration Of Immunity, DOI) è di molti anni e può durare anche per tutta la vita dell’animale.
Poiché, purtroppo, la durata della risposta immunitaria dipende dalla fisiologia del singolo soggetto, è consigliato effettuare test per determinare il titolo anticorpale nel siero di cane e gatto per quanto riguarda i virus contenuti nei vaccini core, in modo da determinare la reale copertura vaccinale per il singolo animale.
Il VGG ha definito, invece, vaccini non-core quelli che sono richiesti solo per gli animali che, per localizzazione geografica, ambiente locale o stile di vita, sono a rischio di contrarre determinate infezioni. Questi vaccini devono essere somministrati annualmente, dato che la loro DOI è in genere di 1 anno.
Sono, ad esempio, i vaccini che proteggono da:
– la Leptospirosi (differenti varianti dipendenti dall’area geografica mondiale);
– il virus della Leucemia felina;
– le malattie respiratorie nel cane (Bordetella bronchiseptica e Parainfluenza canina di tipo 2);
– la Leishmania canina.
Vaccinazione dei cuccioli
La maggior parte dei cuccioli è protetta dagli MDA (anticorpi di derivazione materna) nelle prime settimane di vita; l’immunità passiva scenderà a 8-12 settimane di età a un livello tale da permettere l’immunizzazione attiva.
Non esiste quindi una regola unica per la vaccinazione primaria applicabile a tutte le possibili situazioni. La raccomandazione del VGG è di iniziare con i vaccini core a 6-8 settimane, quindi ogni 2-4 settimane fino a 16 settimane di età o più. Quindi il numero di vaccinazioni core della prima serie del cucciolo sarà determinata dall’età alla quale si inizia con la vaccinazione e dall’intervallo scelto tra una vaccinazione e la successiva.
Una parte integrante delle vaccinazioni core dei cuccioli è il “richiamo” vaccinale, che tradizionalmente viene eseguito a 12 mesi di età o dopo 12 mesi dall’ultima vaccinazione della prima serie vaccinale del cucciolo. Lo scopo principale di questa vaccinazione è quello di assicurare che si sviluppi una risposta immunitaria protettiva in ogni cane o gatto che potrebbe non essere riuscito a rispondere a una qualsiasi delle vaccinazioni core della prima serie vaccinale.
Rivaccinazione degli adulti
Come esposto precedentemente, a seguito del primo richiamo annuale, per evitare vaccinazioni ridondanti, è consigliato effettuare test anticorpali almeno ogni due anni per determinare il momento di riduzione della copertura anticorpale e procedere ad un richiamo corretto.
È necessario inoltre sottolineare che la vaccinazione triennale dell’adulto generalmente non si applica ai vaccini core inattivati (ad eccezione della rabbia) e neanche ai vaccini non-core, in particolare a quelli che contengono antigeni batterici.