West Nile Virus
È notizia recente l’avvenuta identificazione del Virus West Nile in un pool di zanzare catturate in Veneto ed Emilia Romagna. Il VWN compare nel 1998 per la prima volta in Italia, rendendosi responsabile di una serie di casi di encefalomielite equina in Toscana e i suoi principali vettori sarebbero le zanzare del genere Culex (Culex pipiens, in particolare).
La capacità e l’efficienza vettoriale degli artropodi nei confronti di molti agenti infettivi risulterebbero potenziate negli ultimi anni. Ciò in quanto i mesi autunno-invernali vengono superati dagli inetti e alle zecche in maniera più agevole rispetto al passato, con il conseguente “svernamento” (overwintering) che si tradurrebbe, a sua volta, in una riduzione dei tempi di “maturazione”, ovvero replicazione, delle diverse noxae biologiche nell’organismo dei rispettivi artropodi vettori (“extrinsic incubation period”).
Alla luce di quanto sin qui esposto, e considerato altresì il documentato potere zoonosico (capacità di trasmissione da animale a uomo) di numerosi agenti responsabili di infezioni veicolate da artropodi (ivi compreso il VWN), si ha la necessità di una corretta gestione di tali evenienze con l’utilizzo di misure preventive (antiparassitari e repellenti) su animali da compagnia, in particolare soggetti che vivono in aree rurali o utilizzati per la caccia, e disinfestazione di giardini privati.
Fonte: “30 giorni”, Anno V, Vol. 4